012 1944-08 Sansepolcro, Porta Romana e la Cesi di Pampanone

Porta Romana, agosto 1944 dopo l'esplosione delle mine.
Sansepolcro, Porta Romana, agosto 1944 dopo l’esplosione delle mine.

Anche questa foto di Porta Romana a Sansepolcro dell’agosto del 1944 viene dall’archivio dell’IWM (Imperial War Museum di Londra).

Uno degli obbiettivi dell’esercito tedesco in ritirata era quello di rendere il più difficile possibile l’avanzata delle truppe alleate, creare ostacoli, una vera strategia della distruzione. Mi pare che ai tedeschi non mancassero gli esplosivi. Tragico per Sansepolcro fu il far saltare in aria la Torre di Berta; al Piazzone di Porta Fiorentina furono abbattuti tutti i tigli e a Porta Romana furano piazzate delle mine che esplodendo crearono una voragine che avrebbe impedito il passaggio ai veicoli nemici. Per quanto ne sappia tutto questa distrazione non rallentò dimolto il procedere degli alleati.

Questa immagine è stata pubblicata varie volte sui siti di Sansepolcro, scusate se mi ripeto. Non ho mai letto che siano stati indentificati quei citti e la citta coi calzoncini corti, come quelli che si mettevano alle colonie. E l’uomo con la brocca? Forse andava a prendere l’acqua alle Vasche.

Purtroppo una persona che ci avrebbe potuto aiutare era una carissima Borghese della Pennsylvania che ci ha lasciato da non molto. Cesira Foni, la Cesi, era nata e cresciuta nel podere di Pampanone lungo la Via Anconetana; ragazza avventurosa che dopo le Magistrali nella mezzo della guerra era andata in Germania a studiare il tedesco. Il suo viaggio fu lungo, infatti finì poi in Pennsylvania, dopo essersi sposata con Josef Kellinger nel 1947 in Austria. Non si era mai dimenticata del suo Borgo e le sue ceneri sono artonnete a chesa, hanno arricchito la nostra valle, non potevano sperdersi in America.

Questa è la sua descrizione delle truppe tedesche in ritirata che durante quella fatidica estate del ’44 iniziarono ad arrivare a Sansepolcro risalendo dal sud lungo la Via Anconetana:

Sansepolcro, Via Anconetana, ecco cosa vedevano i tedeschi in ritirata. Molti si sarebbero fermati da Pampanone (che non si vede) sulla destra.
Sansepolcro, Via Anconetana, ecco come la vedevano i soldati tedeschi in ritirata. Molti si sarebbero fermati da Pampanone (che non si vede) sulla destra.

<< I tedeschi cominciarono ad arrivare sempre più frequentemente, qualche volta era uno solo sbandato, altre volte in gruppo, a piedi, a cavallo, con i carri e con i camion. Proprio perché il nostro podere aveva sul davanti un’aia spaziosa ed era vicino alla via, era stato scelto come una fermata obbligatoria. Mentre gli ufficiali si acquartieravano nella Villa Collacchioni (Cesi usa il vecchio nome di quella che abbiamo conosciuto come villa Giovagnoli) vicina a noi. La truppa invadeva la nostra casa e noi si doveva andare a dormire nel fienile. Spesso mentre ero nella mia stanza a studiare sentivo che il mi’ babbo mi chiamava, e io capivo che i tedeschi erano arrivati. Io scendevo e mi trovavo davanti dei giovanotti con addosso divise sporche e stracciate, affamati, scoraggiati e spesso pieni di rabbia. Tenevano sempre le armi in pugno. Io subito li salutavo in tedesco e bastavano quelle poche parole per sciogliere tutta quella tensione e iniziare una conversazione più tranquilla e distesa. Poche parole erano bastate a fare un miracolo. In certi momenti ho peccato di grandezza, ho voluto pensare che io ero stata una specie di Giovanna d’Arco che con poche frasi in tedesco, che oggi a 91 anni ho quasi completamente dimenticato, avevano salvato il Borgo! >>

Poi arrivarono le truppe alleate:

<< Appena le truppe inglesi arrivarono, come tu sai, la vita cominciò a ritornare normale, un giorno alla volta. Mi ricordo d’andare da un insegnante (d’inglese) ad Anghiari una volta alla settimana con la bicicletta di mia madre. Ed ogni volte c’erano le raccomandazioni di stare attenta, le strade erano ancora piene di mine nascoste dai tedeschi. Diverse persone perirono, incluse un ben’amato medico (di certo si riferisce al Dr. Vico, il nostro medico e d amico del mi’ babbo, che saltò in aria con la sua motocicletta). Non ho mai capito come uno potesse essere accorto in tali circostanze.>>

02-cesira-web
Cesi Foni Kellinger (1922-2014)

A suo tempo scrissi un M’Arcordo.. su Cesi, a quel tempo non avevo queste foto da inserire.

 https://biturgus.com/114a-marcordo-una-borghese-della-pennsylvania-e-ms-clay-linglese-dimanticata-a-sansepolcro/

Marblehead, 1 febbraio, 2017

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.

 

Autore: Fausto Braganti

Fausto, nato e cresciuto a Sansepolcro, è poi partito, è andato lontano ma non ha mai dimenticato la sua gente e la sua terra. Vive a Marblehead, non lontano da Boston (USA) e a Tuchan in Languedoc. Visita spesso Sansepolcro.

2 pensieri riguardo “012 1944-08 Sansepolcro, Porta Romana e la Cesi di Pampanone”

  1. Ciao, spero che questo messaggio ti trovi bene. Sono un americano che ora vive a Villa Collacchioni (Giovagnoli). È un bel posto. Grazie per aver scritto questa storia.

    Hello, I hope this message finds you well. I am an American who now lives in Villa Collacchioni (Giovagnoli). It is a beautiful place. Thank you for writing this history.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: