
A Sansepolcro e non solo, durante le prime ora del mattino del 5 marzo del 2015, si sollevò un gran vento e i danni furono ingenti. Ma da dove veniva?
Dormivo nella camera in alto in cima alla Torre d’Uguccione, quando presto al mattino penso verso le sei, fui svegliato da un fracasso tremendo, per un memento pensai d’essere in un aereo, stavo volando. Il sibilo delle folate di vento si mischiava col rumore metallico che proveniva da sopra di me. Capii subito che i mobili di ferro da giardino venivano sbatacchiati da un lato all’altro del terrazzo. Andai alla finestra verso sud e vidi che le gru dei lavori della scuola elementare di Santa Chiara ondeggiavano pericolosamente.
Impressionate è dir poco.
Quando verso le 8:00 del mattino uscii trovai la Via Maestra e la Piazza Torre di Berta deserte, solo detriti di tegoli e coppi frantumati ovunque.
Qualcuno da una finestra mi gridò:
“Torna ‘n casa, ‘n fare il coglione!” Non so chi fu. Si vede che aveva notato che non avevo un elmetto.
Di fotografie dei danni, degli alberi secolari divelti, ne avete di certo viste tante.
Voglio ricordare un semplice “coppo volante” che era partito da un tetto lungo la Via Maestra e s’era calato per terra senza rompersi, ma come era stato possibile? A qualcuno questo non piacque, infatti quando poi ripassai sullo stesso luogo lo trovai frantumato, qualcuno s’era sentito in dovere di finire l’opera che il vento aveva iniziato.

Un tavolino di ferro del terrazzo dell’Albergo Fiorentino era rimasto in bilico al limite del tetto, non credo che fu un’impresa facile recuperare quel tavolino, domandatelo ad Adelmo. Più tardi salii sul terrazzo della Torre d’Uguccione e trovai che i mobili s’erano incastrati nella ringhiera; consolazione: non erano volati via.

Ricordiamo con affetto tutti quelli che lavorarono e si prodigarono così generosamente e senza sosta per ripulire Sansepolcro. GRAZIE!
Fausto Braganti
Marblehead, 5 marzo 2017
Ho finito di scrivere un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus” La storia si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849. “In tempo di guerra non si perde tempo”
Ora sto cercando di pubblicarlo, cerco un agente letterario e un editore. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei noi nostri eroi, questo è il link al mio
blog:https://faustobraganti.wordpress.com/
Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/
Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.