
Il fatto che io sia nato a Sansepolcro è del tutto casuale, possiamo dire che questo vale anche per Piero della Francesca. La ventura di questa coincidenza che ci accomuna è che sin da piccolo ho avuto la fortuna di ammirare le sue opere: erano a meno di cento metri da casa mia, dando loro un ulteriore valore, quasi fossero di mia proprietà. Tanti son quelli che vengono anche da lontano per ritrovarsi incantati davanti alla Resurrezione e alla Madonne della Misericordia, ma non possono provare quella stessa soddisfazione che provo io quando ritorno al Museo di Sansepolcro e vedo quel Cristo risorgente e trionfante, con il piede per terra (o meglio nel sarcofago) che mi guarda appena entro nella sala; lui mi stava aspettando:
“Ma dove sei stato?”
In questa settimana di Pasqua vorrei essere a Sansepolcro per andare a trovarlo ancora una volta, per assicuralo che anche se son lontano lui è sempre con me.
In questi ultimi giorni riguardando una buona riproduzione delLa Resurrezione di Piero ho fatto una costatazione sorprendente, come se questa fosse la prima volta che la vedo. E il pensiero che forse non l’avevo mai vista nonostante le centinaia di volte che sono andato al museo mi ha scoraggiato, ma solo per poco, mi son consolato col dirmi: meglio tardi che mai. Alla fine quello sguardo fermo e sicuro mi ha fatto ritrovare la luce, almeno la mia.
Nella sala del museo di Sansepolcro l’affresco del Cristo Risorgente è alto sul muro direi almeno 3 metri e quegli occhi fissi che mi guardano imperiosi dall’alto verso il basso sono forse a 5-6 metri, e son di sbieco. Considerando poi che mi piace sedermi sulla panca per contemplarlo in pace quest’angolo è ancora più accentuato.
Ammirando e concentrandomi sulLa Resurrezione della riproduzione menzionata, come se fosse alla mia altezza, faccia faccia, è stata una rivelazione. L’ho percepita, l’ho sentita ancora più vicina come non avevo mai provato. Mi hanno raccontato che un tempo, quando l’affresco, sempre nello stesso muro di oggi, era ancora in quello che era il Comune, spesso i viaggiatori (a quei tempi non c’erano turisti) si facevano spostare un tavolo per poi salirci e ammirarlo guardando quel Cristo direttamente negli occhi. Che Huxley sia stato uno di quelli?
L’immagine di Cristo Risorgente che mi guarda ogni volta che accendo il computer mi ha incuriosito anche in un’altra maniera, ma Leonardo conosceva questo lavoro? Che forse Luca Pacioli gli portò un schizzo? Lui disegnò il suo Uomo Vitruviano circa 30 anni dopo. La ricerca delle proporzioni ideali era certo un tema che appassionava tanti. Questi cercavano di ipotizzare delle regole geometriche precise che dessero l’armonia, ci doveva pur essere una regola, una formula. L’Umanesimo stava fiorendo, i frutti del Rinascimento non erano lontani.
Ho pensato, ho speculato cercando una similitudine fra i due lavori, e mi pare che ci sia, forse sarà solo una coincidenza, forse è solo la mia immaginazione.
Per finire propongo: quando gli attuali lavori di restauro saranno finiti che si tolga la panca e che sia costruito un semplice ponte che permetta al visitatore di salire al livello del Cristo Risorgente a 10 – 15 metri di distanza per poterlo guardare direttamente negli occhi, alla sua altezza. Semplice eh?
Nei secoli il tema della Resurrezione ha ispirato tanti artisti. Fra i compositori c’è Gustav Mahler, Sinfonia no 2 “Auferstehung” Resurrezione. Un lavoro impegnativo per dir poco.
https://www.youtube.com/watch?v=sHsFIv8VA7w
Marblehead, 12 aprile 2016
Fausto Braganti
ftbraganti@verizon.net
Ho finito di scrivere un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus” La storia si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849. “In tempo di guerra non si perde tempo”
Ora sto cercando di pubblicarlo, cerco un agente letterario e un editore. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei noi nostri eroi, questo è il link al mio
blog:https://faustobraganti.wordpress.com/
Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/
Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.