034 1990-03-16 Sansepolcro, quando “diventai” Luca Pacioli.

Grandi lavori di pulizia nel garage di casa mia a Marblehead.

Ho ritrovato parte della mia collezione di LIFE magazine che circa venti anni fu alluvionata, ancora puzza di muffa. Sfogliando le vecchie riviste ho scoperto che ci sono dei numeri di novembre e dicembre del 1966 con foto dell’alluvione di Firenze. Perfetto, che strana coincidenza: quelle pagine hanno ancora un forte odore che mi riporta nella biblioteca del Cesare Alfieri (facoltà di Scienze Politiche, era ancora in via Laura), quando cercavamo di salvare riviste e giornali danneggiati dalle acque dell’Arno.

video cassetta su Luca Pacioli 1990, prodotta dalla Albert School of Business, Seattle

Fra le tante scatole rimaste chiuse per anni ne ho trovato una piena di videocassette, inutilizzabili, non ho più un VCR. Nel controllare il contenuto, prima di mandarlo alla discarica, ho riscoperto una cassetta che mi è particolarmente cara, che di certo conserverò. Mi ero quasi completamente dimenticato dell’intero episodio, ma appeno ho riconosciuto la custodia tutto, o quasi tutto, è risaltato fuori nella mia memoria.

Nel marzo del 1990 andai a Sansepolcro per pochi giorni, ero a Firenze per lavoro. Una delle prime persone che incontrai fu Beppe del Barna che subito mi chiese:

“Vieni con noi, andiamo a Monte Casale. Sono con degli americani della Seattle University, li aiuto. Stanno facendo un documentario su Luca Pacioli. Forse ci puoi dare una mano. Oggi io faccio il frate.”

Passai il pomeriggio con loro a Monte Casale, nulla era cambiato negli ultimi 500 anni, una perfetta giornata di primavera per filmare. In tutto questa mia piccola avventura c’era qualche cosa di straordinario, di surreale; casualmente avevo incontrato un gruppo di americani che erano partiti da Seattle, Albert School of Business, dall’altra parte degli Stati Uniti per venire a Sansepolcro. Per questi studiosi era un vero pellegrinaggio, volevano vedere, scoprire la terra natale di Luca Pacioli, dove aveva imparato a contare, a loro modo volevano rendergli omaggio. Con questo documentario loro si preparavano per le celebrazioni dei 500 anni (1994) della pubblicazione della Summa de Arithmetica Geometria Proprortioni et Proportiomalita.

“… 500 years, still counting.” Questo era il motto prescelto per le celebrazioni che di certo dava un senso di continuità, quello che aveva scritto era ancora valido oggi.

Infatti uno dei professori mi disse con entusiasmo che questa era una delle opere più importanti del Rinascimento. Gli scritti, gli insegnamenti pratici di Luca sono dopo 500 anni ancora presenti nelle attività di tutti i giorni: i sistemi contabili di ragioneria usati in tutto il mondo sono quelli indicati nella Summa.

Parte del loro progetto era di farlo conoscere; infatti il titolo che avevano scelto per il documentario sarebbe stato “Luca Pacioli, Unsung Hero of the Renaissance” L’aggettivo “unsung” va inteso come “non declamato, sconosciuto”. Lo stesso professore mi disse che Sansepolcro aveva avuto la ventura di aver dato i natali a Piero della Francesca, grandissimo pittore, ma quello che ha lasciato Luca Pacioli era molto più importante. Di certo un librone con la rigatura della partita doppia per raccogliere dati contabili non era esteticamente paragonabile alla Resurrezione, ma aveva un valore che influenza la vita di tutti ancora oggi, tutta questione di aggiornarlo. Infatti Pacioli si è adattato ai tempi dei computer, è diventato un programma contabile.

Pacioli Software

Gli americani mi invitarono poi a cena. Fu proprio durante questa che uno dei produttori assieme al regista mi fece una proposta inaspettata:

“Non abbiamo ancora trovato uno che possa dare la voce a Luca Pacioli. Abbiamo fatto alcune registrazioni in studio, ma non siamo soddisfatti. Penso che tu potresti farlo bene. Il tuo inglese è buono e il leggero accento italiano lo renderà credibile. Ti daremo il testo da leggere e poi noi lo inseriremo nel film. Penso che possiamo fare il tutto in poche ore.”

Nessuno mi aveva mai fatto una simile richiesta, non potevo rifiutarla, ero curioso.

A Sansepolcro non ci sono studi per fare registrazioni sonore; la mattina dopo ne fu improvvisato uno al Fiorentino. Con l’aiuto di Alessio Uccellini fu scelta una camera interna, furono portati dei materassi per coprire le finestre e la porta. Alessio si posizionò nel corridoio per non lasciar passare nessuno.

Io lessi il testo che mi fu sottomesso e feci del mio meglio, ci fu solo una registrazione. Riascoltandolo dopo tutti questi anni non mi pare che parlai con un accento Borghese. Il tecnico sembrava soddisfatto ed il regista subito mi disse che era molto contento della scelta che aveva fatto: “diventai” Luca Pacioli.

Perché ricordo la data? Semplice: era il mio compleanno, quello ancora non me lo sono scordato. 

Dato che in Youtube si trova quasi tutto, non poteva mancare questo documentario, che è in inglese. Le immagini di Sansepolcro non hanno bisogno di traduzione. Beppe e alcuni sbandieratori sono i frati.

Il documentario fu prodotto dalla Albert School of  Business della Seattle University, per il 500esimo anniversario (1994) della pubblicazione della Summa.

Titolo:

Luca Pacioli, the Unsung Hero (27 minuti)

https://www.youtube.com/watch?v=OoTc3wLTqkk

Alcuni mesi dopo ricevetti un pacco con delle tazze, video cassette e T-shirts commemorative che regalai, anche io volevo pubblicizzare Luca. Questa mattina non avevo dubbi su quale tazza usare per il mio caffe. La mia unica T-shirt che mi era rimasta con la bella testa di Luca mi fu rubata, e so anche chi fu la ladra … ma questa è un’altra storia.

Fausto Braganti 

Marblehead, 10 maggio 2017 

Ho finito di scrivere un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus” La storia si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849.                   “In tempo di guerra non si perde tempo”

Ora sto cercando di pubblicarlo, cerco un agente letterario e un editore. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei noi nostri eroi, questo è il link al mio

blog:https://faustobraganti.wordpress.com/

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.

 

Autore: Fausto Braganti

Fausto, nato e cresciuto a Sansepolcro, è poi partito, è andato lontano ma non ha mai dimenticato la sua gente e la sua terra. Vive a Marblehead, non lontano da Boston (USA) e a Tuchan in Languedoc. Visita spesso Sansepolcro.

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