042 1980-06 Sansepolcro, la processione del Corpus Domini

1980 Sansepolcro. processione del Corpus Domini

Penso che questa sia stata l’ultima volta che ho visto una processione a Sansepolcro, penso proprio che fosse quella del Corpus Domini. Mi sembra di riconoscere Don Luigi Boninsegni, mio professore di religione al Liceo.

Il Sor Licinio mi raccontava d’un tempo quando le processioni religiose non erano permesse. Ebbi conferma di questa affermaziona quando vidi un manifesto del prefetto d’Arezzo (forse 1890?) in cui si proibiva qualsiasi raduno religioso per evitare disturbi alla quiete pubblica. I sentimenti anticlericali dalle nostre parti erano forti e radicati; quelli erano i tempi che anche Giordano Bruno ebbe la sua via e proprio in fronte a Sant’Agostino. I tempi mutarono all’inizio del secolo, i cattolici, con il bonario e interessato consenso di Giolitti preoccupato dei socialisti sempre più numerosi, piano piano rientrarono nella scena politica. Nel 1903-04 il vescovo per la prima volta ebbe il permesso di fare una processione. Temendo problemi le autorità d’Arezzo mandarono a Sansepolcro dei soldati e con la baionetta in canna fecero da scudo quando i religiosi che per la prima volta, dai tempi dell’Unità d’Italia, sortirono dal Duomo. Sempre secondo il Sor Licinio volarono delle patate.

Nel 1929, dopo i patti Lateranenzi, per la processione del Corpus Domini il vescovo Ghezzi offri l’onore di tenere i pali del baldacchino ai giovani fascisti. Il mi’ babbo fu uno dei prescelti e nonostante le sue proteste gli toccò andarci. Non fu contento per niente.

Questa è un’altra immagine di quella stessa processione del Corpus Domini. La capellona dell’immagine precedente non copre più il prete sulla sinistra. Lo riconosco ma non me ne ricordo il nome, era forse il nostro professore di religione alle medie, Don Marinelli? Elegante, impeccabile con l’ombrello, Beppino Monti procede sicuro.

Fausto Braganti 

Marblehead, 29 giugno 2017

 

Ho finito di scrivere un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus” La storia si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849.   “In tempo di guerra non si perde tempo” Ora sto cercando di pubblicarlo, cerco un agente letterario e un editore. Sembra proprio che nessuno sia interessato. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei noi nostri eroi, questo è il link al mio blog:

https://faustobraganti.wordpress.com/

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.

 

Autore: Fausto Braganti

Fausto, nato e cresciuto a Sansepolcro, è poi partito, è andato lontano ma non ha mai dimenticato la sua gente e la sua terra. Vive a Marblehead, non lontano da Boston (USA) e a Tuchan in Languedoc. Visita spesso Sansepolcro.

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