
Ho ritrovato in un quaderno, che assieme a tanti altri mia madre mise da parte (GRAZIE mamma!), questo esercizio che il maestro Guerri ci face fare, dovevamo correggere il nostro italiano, ovver0 non parlare e tantomeno scrivere in dialetto Borghese,
1949, terza elementare a Santa Chiara. Non sono sicuro.
Ho a solo un vago ricordo. Il maestro doveva correggere i nostri errori che derivavano dal dialetto. In confronto a un/a maestro/a in Sicilia o in Friuli doveva esse cosa da poco, quelli dovevano insegnare l’italiano come una seconda lingua.
Questi i miei compagni della terza elementare, anche loro fecero l’esercizio.

Mi domando quali furono i risultati, migliorammo?
Aneddoto Borghese: la maestra insegnava l’alfabeto ai bambini della prima elementare utilizzando delle figurine con i disegni di animali come C (coniglio) Z (zebra) ecc. Poi chiese alla classe:
“Bene, ora scrivete la parolina BABBO.”
Tutti si son messi al lavoro. Il primo a finire e corso dalla maestra tutto fiero per mostrarle cosa aveva scritto e le maestra ha letto FAFFO. Sorpresa ha chiesto:
“Cosa c’è scritto qui?”
E lui senza alcuna esitazione:
“BABBO!”
“BABBO? Vai a prendere la figurina con l’animale della lettera B.”
Il bambino ha riportato quella con la lettera F con l’immagina d’una farfalla.
La maestra sempre dolce e calma domanda:
“Ma che lettera è questa?”
E lui:
‘B!”
“Ma che animale è questa?
Il bambino ancora sicuro della sua conoscenza:
“Brendola!”
Quando lavoravo a Washington avevo insegnato agli impiegati, quasi tutti americani, del mio ufficio ed era l’ora di chiusura:
“Oh, sa di’ d’ ‘ndà?” (sa dire di andare/)
E loro all’unisono mi rispondevano:
“Per andi’ ‘n do’?” (per andare dove?)
Concludevo con un sonoro
“ ‘n velle!” (da nessuna parte!)
E si chiudeva l’ufficio, tutti a casa.
Per finire, ancora oggi, e son passati molti anni dalle elementari, quando scrivo le parole “persona” o “forse” istintivamente vorrei scrivere “perzona” e “forze”
Chiedo a miei amici Borghesi, avete avuto simili esperienze a scuola?
Fausto Braganti
Narbonne, 4 maggio 2018
Ho scritto un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus” La storia si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849. “In tempo di guerra non si perde tempo” Sto cercando di pubblicarlo senza successo; cerco un agente letterario e un editore. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei noi nostri eroi, questo è il link al mio blog:https://faustobraganti.wordpress.com/
Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/
Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Buon regalo di Natale per tutti i Borghesi sparpagliati per il mondo