
Anche Benito apparteneva alla categoria di quelli che a Sansepolcro non avevano bisogno d’un cognome. Spulcianto fra le mie vecchie pellicole ho ritrovato anche lui, e per la cronaca era un Fiordelli.
Benito era più grande di me. Me lo ricordo quando io ero piccolo, subito dopo la guerra, e mi faceva paura.
Lui era differente.
Ricordo anche che c’erano dei ragazzi che lo prendevano in giro, che lo tormentavano, e allora lui cominciava a berciare e poteva diventar violento.
Infatti una volta tirò una sassata a uno di questi e colpi ‘l mi’ babbo, che passava per caso, nella testa. Ricordo benissimo che il babbo sanguinante si arrabbiò moltissimo, ma non con Benito ma con i ragazzi che lo prendevano in giro, che l’avevano provocato.
Non so come e quando ma ad un certo punto divenne il grande esperto delle previsioni del tempo. Sapeva tutto, se c’era la nebbia a Milano o se pioveva a Sassari. Aveva una memoria incredibile per questo tipo d’informazioni.
Poi la sua grande attività divenne quella d’andare ai matrimoni. Nel mezzo del pranzo, in qualsiasi posto fosse nel giro di 20km da Sansepolcro, compariva Benito che leggeva una fioritissima lettera d’auguri agli sposini, che di certo avrebbero avuto una vita felice e figli belli e sani, poi raccoglieva la mancia. Pensavo che in molti si irritassero quando lo vedevano comparire, ma poi mi trovai a un pranzo dove Benito non venne, e gli sposi furono contrariati; si diceva che la sua presenza era di buon augurio. Poi scoprimmo che quel giorno era andato ad un altro matrimonio.
Dopo la pubblicazione di questo articolo, Roberta Torrioli mi ha inviato una copia della lettera scritta e poi letta da Benito al ristorante la Balestra il giorno del matrimonio dei suoi genitori, Anna e Oscar. Benito aveva augurato un’unione “allietata dal sorriso grazioso di un Bel Bimbo (cambiare a bimba) candido come un fiore,” Ecco Roberta, lui parlava di te. Grazie.

Non ho mai saputo come trovasse le informazioni dei matrimoni e chi ce lo portava, certo lui non guidava.
Anche dopo tant’anni, quando tornavo a Sansepolcro, lui mi riconosceva e si ricordava dove abitavo e mi chiedeva:
“Messere balestriere, com’é il tempo a Boston?”
Di certo mi fece questa domanda quella sera di novembre del 2000, quando l’incontrai all’enoteca di Saverio.

Quando ho saputo che era morto mi son molto dispiaciuto.
A proposito dei nomi:
Scrivendo questa breve memoria ho cominciato a pensare ai nomi che si danno ai bambini e che questi si portano per il resto della vita. Di certo in ogni periodo ci sono nomi che sono di moda. Quando sono arrivato alle scuole elementari nel dopoguerra (1947) ho scoperto che in classe con me c’erano tanti Paolo, Franco e Mario. Infatti avevo tre cari amici di nome Paolo, dovemmo inventare soprannomi per distinguerli.
Benito era nato molto prima di me, ed è ovvio da dove veniva la scelta del suo nome. Considerando il periodo, ma forse è stata solo una coincidenza, ho incontrato solo due persone di nome Benito, e ambedue a New York. Uno si era mimetizzato, tutti lo chiamavano Ben, mi dicevano che era l’abbreviazione di Beniamino, poi per caso scoprii che il suo vero nome era Benito.
Quando Rosa partorì, il fabbro anarchico predappiano non ebbe dubbi nello scegliere il nome del bambino: Benito, voleva perpetuare il nome di Juarez, l’eroe dell’indipendenza messicana. Era stato lui che aveva ordinato la fucilazione dell’imperatore Maximilian. In tanti al Borgo ricordano ancora Vasinto (Washington) che accomodava le biciclette, anche per lui era stato scelto un nome eroico delle libertà e della democrazia.
Peccato, non mai scattato una foto di Vasinto nella sua officina a Porta Romana!
Fausto Braganti
ftbraganti@verizon.net
Tuchan (Languedoc) 13 settembre 2018
Come molti di voi sanno ho scritto un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus”
La storia di passione si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849. “In tempo di guerra non si perde tempo” Da tempo sto invano cercando di pubblicarlo senza successo. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei nostri eroi, questo è il link al mio blog:
https://faustobraganti.wordpress.com/
Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/
Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.
Questo è un breve filmato di Pascale dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.
Presentazione del libro “M’Arcordo…”