Nella primavera del 1951 a Sansepolcro ci furono le elezione amministrative, si doveva scegliere il nuovo sindaco. La scelta del nuovo sindaco era dettata dalla politica nazionale e soprattutto da quella internazionale, costruire o non costruire il Ponte dei Banchetti era secondario. Mario Baragli del Partito Socialista nel 1946, a 27 anni, era stato eletto sindaco, il primo del dopoguerra. Nell’estate del 1944 il comando alleato aveva dato l’incarico a Carlo Dragoni socialista di amministrare il Borgo, una specie di commissario prefettizio.
Le memorie, le ferite della guerra erano ancora vicine. Il pericolo che la guerra fredda divenisse le Terza Guerra Mondiale faceva tremare tutti. C’erano ancora quelli che morivano per qualche mina rimasta nascosta. Ricordo il botto che sentii quando ero in quinta elementare, era quello d’un trattore che era saltato in aria.
Il Borgo era un po’ come il paese di Don Camillo. La Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano erano i grandi protagonisti della scena politica, ma da non sottovalutare il Partito Socialista Italiano che aveva sofferto per delle fratture interne. Poi c’erano gli altri più piccoli, che col nuovo sistema maggioritario avevano ben poca speranza di farsi sentire.
Da una parte c’erano i Democristiani che si sentivano protetti dagli Americani che generosamente li sovvenzionavano e dall’altra i Comunisti sicuri che i Russi Sovietici sotto la guida del grande Stalin sarebbero venuti ad aiutarli. Questi era comunemente chiamato Baffone, e la frase “A da veni’ Baffone!” era uno slogan preferito dai Comunisti sicuri che col suo arrivo tutto sarebbe cambiato per il meglio.
Nelle elezioni politiche del 1948 Comunisti e Socialisti si presentarono assieme come Fronte Popolare e come simbolo politico scelsero Garibaldi, dopo tutto era stato lui che aveva detto “Il Socialismo è il sol dell’avvenire.” Non son certo che l’abbia detto veramente ma c’erano quelli che lo davano per certo. Naturalmente a me piaceva il Fronte Popolare, avevo 7 anni, a me piaceva Garibaldi, il mi’ babbo e il mi’ nonno non erano della mia opinione. Uscendo da scuola nella piazzetta di Santa Chiara c’erano sempre i rappresentanti di vari partiti che distribuivano ai bambini materiale politico propagandistico, sapevano che l’avremmo portato a casa. Classica è la cartolina, prodotta dalla Democrazia Cristiana, con Garibaldi-Stalin, bastava ribaltarla e si scopriva quello che si nascondeva dietro la maschera … il volto di Stalin.

Nel 1951 la situazione era mutata, non più Fronte Popolare, ognuno per conto suo. La propaganda per quelle elezioni amministrative che avrebbe dovuto assicurare una buona amministrazione, era come una prova generale delle elezioni politiche. La Cortina di Ferro che divideva l’Europa in due e la guerra in Corea erano di gran lunga più importanti che costruire il Ponte dei Banchetti sul Tevere per unire quelli di Gricignano al Borgo.
La propaganda di parte che precedette le elezioni fu furiosa. Ricordo che il mi’ babbo e il mi’ nonno ne parlavano in continuazione. Ascoltare il giornale radio in silenzio, e leggere La Nazione era obbligatorio. Qualche volta compariva il Corriere della Sera. Il tutto per me, 10 anni, era estremamente noioso.
Perché scrivo tutto questo? Semplice, proprio in questi giorni ho ritrovato questo libretto, sfogliando le sue pagine rapidamente si ha l’impressione di movimento, d’un breve cartone animato. Uno dei tanti strumenti propagandisti in giro nel 1951.
“Per spuntare i suoi baffoni vota bene all’elezioni!”
CLICCARE SUL LIBRETTO PER VEDERE IL BREVE FILMATO.
Anche se a prima vista questa naïveté mi fa sorridere poi mi rattrista, chi l’ha concepita di certo non aveva buona opinione del livello intellettuale dell’elettore, ma chi mai poteva cambiare idea sul suo voto semplicemente spuntando i baffi a Stalin? Troppo semplicistico.
Per la cronaca: al Borgo i Democristiani non ce la fecero a spuntare i baffoni a Stalin e Mario Ugolini comunista fu eletto sindaco, rimase sindaco fino al 1961. Ugolini fu poi mio professore di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Piero della Francesca (ma quando divenne Liceo Città di Piero?) Fu lui che ci insegnò che non tutta la storia è scritta nei libri di scuola. Per esempio, ma cos’è il Viva Maria?
Risultati Elezioni Amministrative 1951 (travati in Wikipedia)
Partito Comunista Italiano (PCI) | 2547 | 32,3 | 12 |
Democrazia Cristiana (DC) | 2029 | 25,8 | 6 |
Partito Socialista Italiano (PSI) | 1464 | 18,6 | 7 |
Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI) | 797 | 10,1 | 2 |
Partito Repubblicano Italiano (PRI) | 492 | 6,2 | 1 |
Ind. Centro | 261 | 3,3 | 1 |
Partito Cristiano Sociale (PCS) | 152 | 1,9 | 1 |
Movimento Sociale Italiano (MSI) | 133 | 1,7 | – |
Fausto Braganti
ftbraganti@verizon.net
Tuchan (Languedoc) 25 settembre 2018
Come molti di voi sanno ho scritto un romanzo storico-erotico “L’Adele e Thaddeus”
La storia di passione si sviluppa in nove giorni quando Garibaldi con la sua legione passò per la Val Tiberina, fine luglio 1849. “In tempo di guerra non si perde tempo” Da tempo sto invano cercando di pubblicarlo senza successo. Se siete curiosi di leggere le prime due giornate delle avventure dei nostri eroi, questo è il link al mio blog:
https://faustobraganti.wordpress.com/
Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/
Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.
Questo è un breve filmato di Pascale dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.
Presentazione del libro “M’Arcordo…”