115 Sansepolcro, 1940 circa, storia d’una bottiglia di cognac medicinale

Ma che ci voleva la ricetta del dottore per comprare questa bottiglia di cognac?

cognac medicinale Stock

 C’era una volta una distilleria… Infatti a Sansepolcro, lungo il Viale della Stazione, sulla destra vicino al Bertuzzi laterizi, di fronte al collegio “Regina Elena” c’era una distilleria, si chiamava UVA (Utilizzazione Vinacce Alcoliche), proprietà della famiglia Marzani d’Arezzo. Nel 1939 fu venduta alla Stock di Trieste, famosi per la produzione di cognac, ma poi dovettero cambiargli nome e divenne brandy.

Gli Stock ebrei, approfittando di questo loro legame con Sansepolcro, nel 1943 inviarono alcuni congiunti a Sansepolcro presso Pietro Lucernesi, responsabile tecnico della distilleria. Fu così che arrivò Emma Stock, tuttavia per maggiore sicurezza la signora 75enne fu sistemata presso la parrocchia del Trebbio in casa del parroco, Don Duilio Mengozzi che la fece passare per sua madre. Don Mengozzi buon cattolico fu adottato da un’ebrea. I tedeschi avevano insediato al Trebbio il loro comando e non se ne accorsero, neanche quando fu proprio lei, che parlava tedesco, a portare una bottiglia di vino ad un soldato ubriaco venuto a cercarlo in canonica.

Lo stato d’Israele conferì a Don Mengozzi il titolo di “Giusto fra le Nazioni” alla memoria.

 

Io ricordo bene la distilleria fino agli anni ’50. Il mi’ babbo conosceva bene il direttore, il sig. Magni, e spesso quando si incontravano si fermavano a chiacchierare.

Non so cosa facessero in questa distilleria, so che raccoglievano il mosto da tutte le zone limitrofe. Infatti passandoci vicino, si sentiva un forte ed acre odore di mosto; mi domando se i vicini si lamentassero, ma poi ripesandoci a quei tempi, parlo del dopoguerra, non c’erano molti vicini da quelle parti ma solo campi. Forse distillavano alcool ad alta gradazione per poi riutilizzarlo per fare liquori, di certo veniva tutto spedito a Trieste.

Parliamo della famosa bottiglia, un vero reperto archeologico, di certo partita da Trieste, che miracolosamente è sopravvissuta per almeno 75 anni. Tanto tempo fa il sig. Magni regalò a Nello questa bottiglia di cognac medicinale quando era già vecchia; ho controllato quest’oggi, Nello non l’ha aperta penso che sia meglio che non lo faccia, dopo tutti questi anni la prospettiva che sia ancora buona è molto debole.

Il sigillo con la croce di Savoia conferma che la bottiglia è precedente al 1946. Il prodotto viene definito “cognac”. Poi i tempi son cambiati, la guerra contro la Francia è stata dimenticata e gli accordi internazionali per le denominazioni d’origine controllata sono stati implementati e in Italia non si producono più cognac o champagne. Il cognac diventa brandy, infatti così me lo ricordo: brandy Stock. In quella etichetta a mo’ di scudo sul collo della bottiglia si leggono quattro lettere misteriose, sembrano una sigla massonica, VSOP  Very Superior Old Pale, che indica un invecchiamento nel barile superiore ai quattro anni. Poi ci sono quelli che danno a questo acronimo un significato differente, con tante buone intenzioni verso il prossimo, Versez Sans Oublier Personne. Ma poi perché lo chiamavano medicinale? Forse per dargli uno giustificativo, come per dire: “ma l’ha ordinato il dottore!”

E con questo finisco, ringrazio Nello per aver salvato la bottiglia che mi ha permesso di fare un viaggio nel tempo, purtroppo ‘sta sera non ho nessun brandy Stock per consolare il mio sfollamento, mi rifarò con un whisky.

Salute a tutti cari amici, e Forza e Coraggio, sempre! 

2 aprile 2020 

Fausto Braganti, sfollato a Tuchan nelle Corbieres.

 ftbraganti@verizon.net

Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015. 

filmato della presentazione del libro M’Arcordo… 25 aprile 2015

 

 

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Autore: Fausto Braganti

Fausto, nato e cresciuto a Sansepolcro, è poi partito, è andato lontano ma non ha mai dimenticato la sua gente e la sua terra. Vive a Marblehead, non lontano da Boston (USA) e a Tuchan in Languedoc. Visita spesso Sansepolcro.

1 commento su “115 Sansepolcro, 1940 circa, storia d’una bottiglia di cognac medicinale”

  1. Ci hai deliziato con un brano di storia locale, nazionale ed internazionale, con notizie che non conoscevo, è sempre un piacere leggerti buon isolamento!

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