124 C’era una volta via Umberto I …

Via Umberto I? Ma come si chiamava prima?

E dato che gli eventi nella storia sempre si susseguano, causa ed effetto, prima che quella via prendesse quel nome successero molte cose. La farò breve, ci provo. 

L’origine toponomastica del nome d’una via di Sansepolcro fu preso una sera alla fine dell’Ottocento, durante una tumultuosa riunione di anarchici a Paterson New Jersey, direi molto lontano dal Borgo. 

A quella riunione c’era anche uno di Prato, Gaetano Bresci, l’anarchico che venne dall’America. Fu proprio a Paterson che quel gruppo di anarchici condannò a morte Umberto I, ritenuto responsabile assieme a Bava Beccaris dei massacri di Milano, e Bresci si fece avanti e a nome di tutti partì per uccidere il re e ci riesci a Monza, era il 29 luglio 1900. Non aveva perso l’occasione, prima di arrivare in Italia, di passare per Parigi e visitare l’Esposizione Universale. 

Gaetano Bresci che spara ad Umberto I, Bava Beccaris decorato dal re, Ordine Mauriziano.

Dopo la morte del re Umberto grande fu la costernazione generale per un tale atto, il genuino cordoglio di molti; di conseguenza ci fu una immediata proliferazione di piazze, vie, eccetera dedicate al re assassinato. In Umbria c’era una cittadina, da sempre chiamata La Fratta, e a qualcuno venne l’idea di darle un nuovo nome e così divenne Umbertide.  

Anche a Sansepolcro l’amministrazione non fu da meno, la piazza intorno alla vecchia Torre di Berta, fu subito chiamata Piazza Umberto I, e dato che la Via Maestra era già stata ribattezzata Via XX Settembre ne scelsero un’altra, di cui non ricordo il nome precedente, da chiamare Via Umberto I, quella della cartolina, quindi di certo dopo il 1900.

Son certo che non cambiò molto, la gente continuò a dire “giù pel Fiorentino” e “su pel Fiorentino.”

Leggiamo la cartolina, si nota subito che manca la terrazza dell’Albergo Fiorentino; non so quando questa fu aggiunta, sicuramente c’è chi ce lo potrà dire. La prima gran porta sulla destra è quella dell’appalto Sale e Tabacchi, che poi diventerà un caffè ed infine negli anni ’50 il negozio di tessili di Gino Massi. La porta aperta è quella della rimessa delle carrozze, le macchine erano poche. Non so cosa potesse essere il negozio sulla sinistra, ma trovo intereressante il grande affresco sopra la porta, forse una pubblicità di qualche liquore, un amaro digestivo.

Poi cambiarono ancora nome e divenne Via Luca Pacioli, anche lui ha bisogno d’essere ricordato.

Per finire, tutto cambia per poi rimanere sempre lo stesso, cambiate pure i nomi che poi per i Borghesi sarà sempre “giù pel Fiorentino.”

Fausto Braganti

17 febbraio 2022,

Marblehead, USA

ftbraganti@verizon.net

Il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.

Questo è un breve filmato di Pascale dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

Autore: Fausto Braganti

Fausto, nato e cresciuto a Sansepolcro, è poi partito, è andato lontano ma non ha mai dimenticato la sua gente e la sua terra. Vive a Marblehead, non lontano da Boston (USA) e a Tuchan in Languedoc. Visita spesso Sansepolcro.

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