013 2014-07-27 Parigi, il beato Ranieri è volato al Louvre

Fausto incontra un vecchio amico del Borgo
Fausto incontra un vecchio amico del Borgo

Anche questa volta quando sono entrato al Louvre sapevo dove andare e cosa volevo vedere per primo, conoscevo la via. Niente Monna Lisa, troppa gente; la sala che cercavo non è mai affollata.

Come a Sansepolcro vado sempre a salutare la Resurrezione di Piero, a Parigi un rispettosa visita al Beato Ranieri del Sassetta è di dovere; anche lui è compaesano, fra Borghesi ci si capisce.

Ho visitato il Louvre molte volte, ma solo una decina d’anni fa scoprì che questa opera era nel museo e fu una bella sorpresa, me ne sentì fiero. Questo riquadro del Sassetta era originariemente nella predella del polittico con i miracoli del Beato, le Bienheureux come lo chiamano i francesi, che si trovava nella chiesa di San Francesco a Sansepolcro, prima che questo fosse venduto e fatto a pezzi. Non so come sia arrivato al Louvre; ma non era solo, arrivò in compagnia dell’Avaro di Citerna.

Louvre, il Beato Ranieri libera i prigionieri dalle Stinche
Louvre, Sassetta, il Beato Ranieri libera i prigionieri dalle Stinche

I dazzi, le gabelle non si pagano!!!”    

Nel riquadro si racconta la storia di 90 poveracci di Borgo Sansepolcro che si rifiutarono di pagare le tesse. I governanti di Firenze spedirono il bargello per arrestare i colpevoli e li tradussero a Firenze nelle infami carceri delle Stinche, quel cubo tetro e senza finestre, solo una piccola porta, si usciva solo da morti. I prigionieri pregarono con tanta fervore il Beato Ranieri che questo volò da Sansepolcro a Firenze (come Superman) per liberarli dalla loro pena, sfondò il muro e questi sortirono di corsa, tutti felici e contenti. La storia mi piace. 013-2014-07-27-parigi-il-beato-ranieri-e-volato-al-louvre-3

Viva il Beato Ranieri rivoluzionario! Di certo le autorità lo bollarono come un sovversivo, precursore della teologia della liberazione.

Ma poi quei poveri ce la fecero a ritornare al Borgo? Furono forse inseguiti dal bargello per poi essere spediti in fondo alla Maremma? Non so il resto della storia.

E come la prese il Papa d’allora? Sicuramente non era d’accordo con i beati che prendevano questo tipo d’iniziative in opposizione al potere dei potenti. Loro dovevano limitarsi a mondare i lebbrosi, a far camminare gli zoppi, ridare la vista ai ciechi e non mischiarsi in politica. Tutto questo era roba pericolosa, da finire sul rogo come eretici, forse proprio per questo Ranieri rimase solo un semplice beato e non lo fecero mai santo.

Mi domando se l’attuale papa Francesco conosca questo miracolo del Beato Ranieri. Di certo sarebbe rivalutato nella sua nuova prospettiva, magari dopo tanti anni anche lui potrebbe diventar santo. Considerando quanto ci mise Giovanna d’Arco, 500 anni, non sarebbe una sorpresa. Cambiando il contesto politico, cambia anche quello che possono e debbono fare i santi.

E l’Avaro di Citerna? Ma chi era? C’è qualcuno che ne sa la storia?

Louvre, Sassetta, Il Beato Ranieri e l'Avaro di Citerna
Louvre, Sassetta, Il Beato Ranieri e l’Avaro di Citerna
descrizione inerente La Dannazione dell'Avaro
descrizione inerente La Dannazione dell’Avaro

Marblehead, 2 febbraio, 2017

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro.